L A T A S S A S U L M O R T O

LA TASSA SUL MORTO

Piangevamo oggi il nonnino
che defunse all'improvviso,
divorando il suo panino
senza un minimo preavviso.

Ero assorto nei pensieri
per la triste circostanza
si spaccarono i bicchieri
vidi un'ombra nella stanza
.
ehi nonnino, non sei morto?
Esclamai con meraviglia,
Non temer, non son risorto
Sollevò le sopracciglia

stiedi un pò meravigliato
quasi incredulo direi,
io pensai d'aver sognato....
per riaverlo pagherei!

Mi rispose imbarazzato,
con la voce d'oltretomba:
devo dir sono incazzato
e la voce mi rimbomba

Da San Pietro sono andato
ho bussato al suo portone
lui mi aprì e m'ha domandato:
hai pagato il tuo gettone?

Al caffè pensai il “ Lavazza”
ma non cera caffettiera
manco l'ombra d'una tazza
vidi sol l'acquasantiera.

Qui nessuno se la spassa
disse lui con voce altera
hai pagato tu la tassa?
dai, rispondi pria ch'è sera!

San Pietruzzo bello mio,
io non so di cosa parli
Quando fu, mi disse Dio
i miei beni di lasciarli.

Ora in terra tu ritorni
e la cifra ch'è dovuta
pagherai prima che torni
darai a me la ricevuta.

Pure noi or siam connessi
con l'ufficio delle tasse
pagherete come  fessi
pur se state nelle casse


pur se morto e putrefatto
per far soldi hanno deciso
che al defunto  il cul va fatto
per andare in paradiso

Palermo lì 21/10/2019

Giovanni Chiodelli