R E G I N A

Regina

Il mare fu chiamato a testimone
d’un sentimento che non ebbe uguali,
languidi sguardi, timide carezze
cose già viste in sogno
e nella realtà mai certe.
Videro il sole del vento le carezze.
Incuriosite l’onde,
prostrandosi ai tuoi piedi,
omaggio alla bellezza tua di donna
fecero mormorando tutte in coro!
E il tenero incrociarsi degli sguardi
prese impetuoso la via dei nostri cuori.
S’aperse l’anima
mostrandosi a noi ignuda
ed io guardando te che stavi muta
legger potei con quanto e quanto amore
venisti a me senza timore alcuno.
La sensazione mia fu da sovrano
la terra, il cielo e il mare
era il mio regno
e come tale, pur se non son degno,
t’incoronai facendoti regina!!!


Giovanni Chiodelli

Palermo, lì 14/11/2007