Le ideologie dell'Asas

La linea di pensiero degli appartenenti all'Asas si unisce ai valori ideologici dei suoi fondatori.

L'Asas si concretizza dall'unione e dallo scambio di idee di alcuni messinesi, soprattutto in riferimento all'esperienza di tanti anni di insegnamento e di studio del Presidente oonorario e Fondatore Asas prof. Nicola Comunale Rizzo.

Il primo vero incontro dell 'Asas si è svolto a Messina, molto prima della sua fondazione, al Nadir il 7 settembre del 2009.

Dei primi sostenitori sono oggi fondatori: Nicola Comunale Rizzo, Luigi Terranova, Giuseppa Bernava, Carmelo Nino Comunale, Licia Velardi, Pasquale Costa, Domenico Spanò, io... Flavia Vizzari... negli anni si sono aggiunti: Maria Costa, Gino Puglisi e i prof. Renato Migliorato e Demetrio Nunnari.

L'Asas non nasce per aumentare nel numero le associazioni siciliane, ma per costituire un gruppo serio, lontano dal "maneggiare denaro" (quindi senza Patrimonio da Statuto!) che aiuti a sfatare i "falsi dogmi" le opinioni comuni falsate di cui è intriso il mondo dell'Arte contemporaneo.

Partendo da ciò è utile chiarire cosa sia l'Arte... pertanto niente di meglio che riportare il pensiero saggio del nostro Fondatore prof. Nicola Comunale Rizzo:

Di tanto in tanto sento qualcuno che domanda: ma cos'è l'arte? E subito dopo... senza essere del campo o aver studiato minimamente i saperi dell'arte, spesso comincia a pontificare e sciorinare una serie di preconcetti da far rizzare i capelli in testa e con una sicumera che non ammette repliche di nessun genere! io ho avuto la fortuna o la sfortuna (secondo i punti di vista) di avere scoperto in me bambino attitudini artistiche e poi ho potuto studiare tutti i livelli formativi del sapere delle belle arti, fino al dottorato di ricerca e per giunta, oltre a realizzare alcune opere, molte di esse abbandonate...a metà... senza averle portate a termine, ho potuto insegnare più di 40 anni in questo ambito fino all'università e fare ricerca scientifica più di 20 anni, mentre insegnavo... Così alla fine sono arrivato a delle semplici conclusioni... che scrivo qui di seguito succintamente ed offro alla lettura con la dovuta umiltà: Per me, l'arte secondo il concetto di bella-arte, se non si lega all'etica e all'estetica, non è bella-arte, sarà un'arte generica, come l'arte di fare qualcosa... come può essere l'arte di saper fare delle scarpe, o l'arte di non far nulla, o l'arte di saper mentire, o l'arte di fare politica... Poi considero che la bella-arte è uno strumento e come tutti gli strumenti ha il valore di chi la usa e il suo prodotto non può che riflettere quel valore. Quindi il suo valore è molto relativo. Poi se si usa per fini di basso interesse, o per narcisismo, o per sfogare le proprie frustrazioni, o per sentirsi importante, o senza nessuno scopo, oppure per fini etici di alto valore sociale e umano... ecco che ci sono dei valori aggiunti di basso, medio e alto livello. Io credo che ogni artista che vuole esserlo veramente dovrebbe mantenere lo spirito di verità e la virtù di fare arte aderendo al proprio pensiero ideale, artistico, autentico, senza sforzarsi minimamente di compiacere il proprio egocentrismo, né le possibili aspettative che si può immaginare siano ricercate o imposte dalla cultura dominante e dal mercato dell'arte... Altrimenti la nostra arte sarà inevitabilmente prostituita... e falsa, quindi senza alcun valore. D'altra pare la bella-arte per essere tale deve utilizzare il linguaggio più colto, più raffinato, la tecnica più rifinita e i materiali più pregiati... se la si considera uno strumento importante. E se pensiamo di produrla per fini etici di alto valore sociale e umano dobbiamo considerare anche la sua durabilità nel tempo e la sua composizione che faciliti la sua manutenzione e si offra alla visione del fruitore e dello studioso con la massima integrità per moltissimo tempo.... Da tutto questo credo che si possono trarre degli indicatori di qualità per valutare qualsiasi opera artistica in base alle sue caratteristiche ed ai valori di cui è portatrice! - Nicola Comunale Rizzo ha scritto: